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Buchcover Sfrenato giro in bicicletta con velociraptor

Nils MohlHalina Kirschner
Wilde Radtour mit Velociraptorin
[Sfrenato giro in bicicletta con velociraptor]

Sovvenzioni per le traduzioni
Offriamo una sovvenzione per la traduzione in italiano (2022 - 2024) di questo titolo.

Ai pedali, partenza, via!

“Gita in bici con una velociraptor”, di Nils Mohl e Halina Kirschner, è un libro illustrato atipico che combina tra loro, con un linguaggio adatto anche ai più piccoli, tre generi diversi: avventura, nozioni tecniche e giochi di parole.

Sì, deve ammetterlo: chi scrive queste righe ha un piccolo tarlo giallo d’invidia che lo rode. Sono più di trent’anni che attraversa in bicicletta il mondo a lui più vicino. Sempre pedalando piano piano. Su una bici da città, con cambio al mozzo a otto rapporti. E nei suoi giri ne ha incontrate di creature: persone, animali da cortile, insetti, conigli selvatici, bisce, lumache. Ma mai ha avuto un incontro come quello capitato allo scrittore Nils Mohl durante un’uscita come tante sulla sua amata due ruote: una velociraptor, femmina. Estinta da milioni di anni. Eppure tutta vispa qui nel presente. E veloce come allora. È stato Nils Mohl a evocarla. E per come documenta questo incontro, c’è da credere a ogni sua parola.

Dall’incontro è nato un libro, "Gita in bici con una velociraptor", in cui prende diversi piccioni con una fava. Mohl racconta una spassosa storia d’avventura, che Halina Kirschner illustra con caricature altrettanto spassose, dominate dai colori verde e magenta. Procedendo, o meglio pedalando lungo il racconto, spiega vari termini utili riguardanti la bicicletta, e infine invita i suoi giovani lettori e lettrici a unirsi a lui giocando con lettere e parole in un fuoco d’artificio alfabetico che anima le pagine, da "A... come Andiamo all’avventura!" passando per "P... come Poesia e protesta" fino a "Z... come Zio, che storia!".

Per raccontarla, deve innanzitutto introdurre i suoi tre protagonisti principali: (1) l’autore stesso, seduto alla sua scrivania, per l’ennesima volta frustrato dalla mancanza di idee per un racconto e che quindi – metodo collaudato! – prende la sua bici per una bella pedalata; (2) la bicicletta, che nei luoghi in cui si parla francese è chiamata vélo, letteralmente "piede veloce"; (3) il velociraptor femmina in cui si imbatte, con tanto di rimorchio per bici al seguito. Velociraptor significa "predatore veloce", e in effetti tra i dinosauri era un po’ l’equivalente di una bici da corsa. E se siete uno scrittore attento come Nils Mohl, a cui basta sentir tossire una pulce per tirare fuori un poema sulle pulci come se niente fosse, non è poi così strano che un dinosauro preistorico possa attraversarvi la pista ciclabile. In questo caso un esemplare di sesso femminile, amichevole e con tanta voglia di conoscere il mondo.

In generale, se si ha un blocco dello scrittore è sempre un’ottima idea salire in sella e pedalare. All’aperto, con aria fresca e pensieri al vento, per ossigenare le regioni del cervello assopite, risvegliare il sistema nervoso centrale e accendere nuovi lampi di ispirazione. E allora: spingere sui pedali e via! A come Andiamo all’avventura! A bordo pagina, termini ciclistici più o meno tecnici, accomunati dalla lettera iniziale, sono spiegati con un linguaggio semplice, con caratteri verdi brillanti e ben contrastanti. Anche nel testo della storia, l’alfabeto viene esplorato lettera per lettera e sparso in ogni dove con gusto da giocoliere. Solo sotto la "A", ad esempio, si trovano una ventina di parole con l’iniziale "A" già nelle prime dieci righe: arriva, adatta, alta, ahimè, attività, autore, avvilente, avviare, anche, alternativa, alzarsi, aria, aperta, andare, appollaiati, allettante, annebbiata, alleggerirsi. E allora via, alé!
 
L’autore sta ancora gonfiando le gomme della sua bici, quando sente una strana voce accanto a lui: "Alt, cowboy dell’asfalto!". Con questo buffo esordio della nostra velociraptor ha inizio un viaggio in lungo e in largo su piste, sentieri, boschi e prati, e allo stesso tempo attraverso il meraviglioso mondo della bicicletta. E più il vento scompiglia i capelli, più le lettere dell’alfabeto si slegano dalle pigre sinapsi del cervello. E come per la lettera A, si procede di doppia pagina in doppia pagina finché, zampettando sui pedali, veloci come lo zefiro, dopo aver zigzagato per sessanta pagine, zacchete, siamo di nuovo a casa dello scrittore. Wow! O meglio: Zio, che storia!

Alla fine sono tutti soddisfatti: lo scrittore, che a briglia sciolta può finalmente mettere nero su bianco la sua avventura. La velociraptor, che ora è anche lei una cowgirl dell’asfalto, perché il buon Nils Mohl le ha insegnato ad andare in bici. E soprattutto il pubblico dei giovani lettori e lettrici, che hanno vissuto un’appassionante avventura sulle due ruote, imparato nozioni di base sulla bicicletta e allo stesso tempo concluso un corso di addestramento di base per diventare acrobati dell’ABC: ora potranno anche loro destreggiarsi con lettere e parole in modo più fresco, fluente, fecondo e felice.

P.S.: Si prenderanno di certo qualche soddisfazione anche i traduttori di questo insolito libro di avventuredisegnifunambociclismo, dilettandosi a rimescolare l’alfabeto tedesco nella loro lingua. In bocca al... raptor!

Tradotto da: Melani Traini
Buchcover Sfrenato giro in bicicletta con velociraptor

di Siggi Seuß

Siggi Seuß, giornalista freelance, autore radiofonico e traduttore, da molti anni scrive recensioni di libri per bambini e ragazzi.