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Buchcover Esther e Salomon

Elisabeth SteinkellnerMichael Roher
Esther und Salomon
[Esther e Salomon]

Sovvenzioni per le traduzioni
Offriamo una sovvenzione per la traduzione in italiano (2022 - 2024) di questo titolo.

Quando le parole trascendono i limiti

Elisabeth Steinkellner è una specialista delle turbolenze emotive suscitate dai primi amori. Quella linea sottile tra l’infanzia e l’età adulta è raramente dipinta in modo così delicato come nei romanzi dell’autrice austriaca. In Rabensommer o Die Nacht, der Falter und ich, Steinkellner racconta l’estasi e i dubbi che attanagliano le protagoniste dopo il primo travolgente slancio emotivo. La stessa cosa accade a Esther, che trascorre le vacanze in un hotel sul Mediterraneo insieme ai genitori, che litigano senza sosta, e alla sorellina di cinque anni Flippa. Spesso Esther si ritrova ad andare in spiaggia da sola con lei, e qui incontra Salomon, un ragazzo che, a sua volta, deve badare alla sorellina Aisha, coetanea di Flippa.

Le bambine diventano immediatamente migliori amiche. Tra Esther e Salomon si sviluppa invece un timido avvicinamento che presto si trasforma in qualcosa di più. Esther inizia a sgusciare fuori dall’hotel di notte per incontrare Salomon. Il modo in cui Elisabeth Steinkellner traduce in parole questi primi contatti, mantenendo una narrazione discreta e al tempo stesso carica di intensità, è una prova della sua virtuosa maestria. L’autrice ha la straordinaria capacità di comunicare stati d’animo complessi con metafore sottili. Dopo una delle sue fughe notturne, Esther viene scoperta dai suoi genitori e si prende una bella sfuriata. Ma il momento intimo dell’innamoramento rende forti, e perfino una quattordicenne si sente invincibile. Anche le vacanze, però, sono destinate a finire.

Nella narrazione della protagonista, Elisabeth Steinkellner inserisce delle Polaroid che sono sue ma vengono attribuite a Esther. Queste immagini di ombre innamorate o scintillanti razzi pirotecnici non hanno la stessa potenza espressiva del testo, ma illustrano ciò che già sappiamo o sospettiamo, riprendendo i modelli visivi dei giovani lettori. Alla fine della prima parte del romanzo, tuttavia, si trova una foto rivelatrice dei due adolescenti, dalla quale si evince che Salomon ha la pelle nera.

Da lì in poi, la voce narrante diventa quella di Salomon e, con essa, si apre una nuova dimensione del destino. Dopo l’assassinio di suo padre in un Paese africano senza nome, Salomon e sua madre attraversano il Mediterraneo in circostanze drammatiche, diretti in Europa. Qui, la madre – un’ex insegnante – trova lavoro in un hotel. Ma Salomon non si sente più a casa nemmeno con lei, poiché un altro uomo è entrato a far parte della sua vita. Così Esther diventa per Salomon un’ancora di salvezza pervasa di struggente desiderio. Come può comunicarle questa sensazione? Il romanzo solleva ripetutamente la questione di come il linguaggio possa penetrare l’area di confine del sentimento umano.

Quando poi la madre di Salomon ha un incidente, l’incertezza diventa il tema dominante del racconto che, se già prima aveva un ritmo notevole, ora acquista ancora più velocità e si trasforma in una lettura mozzafiato. Il fatto che Elisabeth Steinkellner scelga il verso libero e che a volte non ci siano più di due frasi in una pagina è certamente adatto al suo giovane pubblico. Anche se il libro supera le 300 pagine, l’immediatezza delle voci narranti di Esther e Salomon crea una grande forza attrattiva fin dal primo verso.

Come controparte alle fotografie di Esther, il libro presenta i disegni di Salomon, realizzati da Michael Roher. Con eleganti sfumature e ombreggiature in bianco e nero, Roher raffigura oggetti comuni come una teiera o un bouquet di fiori. Questo sguardo concentrato sugli oggetti della vita quotidiana frena la drammaticità del flusso narrativo in maniera gradevole. Anche il design della copertina, il layout e la scelta del carattere tipografico sono deliziosi. Non resta che augurare un gran numero di lettori a questo romanzo che rende accessibile un tema attuale come il destino dei migranti attraverso il sottile sviluppo emotivo legato al primo amore.


Tradotto da: Maria Carla Dallavalle
Buchcover Esther e Salomon

di Thomas Linden

Thomas Linden lavora come giornalista nel campo della letteratura, del teatro e del cinema.